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Chi indossa un capo esclusivo di lingerie o un abito haute-couture in pizzo Leavers forse non immagina che in quell’intreccio fatato di fili si cela una storia fatta di avventura, caparbietà e passione.

Era il 1809 e l’Inglese John Heathcoat crea la prima macchina capace di imitare i preziosi e complessi ricami del pizzo.

La nascita e la produzione di quello che è considerato il pizzo più prezioso al mondo iniziò nel 1816, quando alcuni uomini inglesi si trasformarono in contrabbandieri trasportando di notte, attraverso il canale della Manica, il telaio che l’ingegnere John Leavers aveva perfezionato a Nottingham. Con il macchinario smontato a pezzi e nascosto nella barca arrivarono nella piccola città di Saint-Pierre-lès-Calais e fecero la sua fortuna.

Da qui comincia una rete di commercio che trova terreno molto fertile in Francia.

Nel 1820 nascono i primi produttori nelle cittadine francesi di Calais e Caudry;

Nel 1834 con l’invenzione del telaio Jacquard si ottiene finalmente un disegno capace di riprodurre perfettamente quei delicati e complicati ricami a mano.

Macchine a vapore lavorano a pieno regime nel XX secolo: il distretto Calais e Caudry diventa il primo produttore del pizzo, fino a diventare un vero e proprio “paese dei merletti” (dentelle).

Oggi il polo Calais- Caudry detiene il 90% della produzione mondiale e conta la presenza di circa 1.000 telai sui 1.200 presenti in tutto il mondo. Un patrimonio estremamente prezioso, soprattutto se si considera che, a causa dei procedimenti molto complessi e costosi che richiedono, dall’inizio del secolo i telai Leavers non vengono più costruiti.

Caratterizzati da un elaboratissimo funzionamento a intrecci di trama e ordito, la capacità dei telai Leavers di lavorare con un numero molto elevato di fili fa sì che i pizzi che ne nascono si distinguano per l’alta definizione del disegno e una particolare finezza.

La Fedèration Francaise des Dentelle et Broderies ha costituito l’etichetta ” Calais Lace” a garanzia del prestigio di questi pizzi.

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